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Il circuito disuguaglianza-sottosviluppo

Esiste una forte relazione, nel nostro paese, tra mancato sviluppo delle zone deboli del Sud e deficit democratico. Un nesso profondo e biunivoco, che rende l’uno causa ed effetto dell’altro. La questione democratica è infatti implicita in una nazione che esclude di fatto un terzo della propria popolazione dal circuito produttivo e dai processi decisionali partecipativi.

Questo deficit si traduce, materialmente, in una drammatica asimmetria nelle condizioni di partenza dei cittadini. E produce esattamente ciò di cui si nutre: disuguaglianza e sottosviluppo. In una Repubblica che fonda il proprio status democratico sul protagonismo di tutti al lavoro produttivo, la

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COESIONE, GOVERNO NON DILUISCA I FONDI UE

Investimenti e consumi in picchiata, disoccupazione e povertà alle stelle. L’Italia è stretta in questa doppia morsa. Una tenaglia che si può spezzare solo mettendo in moto processi di sviluppo nelle aree a maggiore sofferenza economica e sociale. Realtà tanto più vera in un paese colpito al suo interno da storici divari strutturali tra Nord e Sud. Colmare questo divario, dare risposte strutturali e non assistenziali, vuol dire realizzare la migliore strategia nazionale anticrisi. Il punto di partenza non può che essere l’utilizzo pieno e virtuoso dei fondi strutturali Ue. Abbiamo in scadenza 28 miliardi: un miliardo al mese fino …

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Risparmi e riforma pensioni qualcosa non torna

Quale risparmio garantirà, nei prossimi anni, la riforma previdenziale targata Elsa Fornero? In una stagione come quella che stiamo attraversando, caratterizzata da sofferenza sociale e da una drammatica scarsezza di risorse, la questione assume un valore strategico ed esige una risposta chiara e lineare da parte del governo. Risposta che però non è ancora arrivata. C’è infatti una contraddizione molto forte nelle cifre fornite fino a questo momento.

Partiamo dai dati ufficiali. L’esecutivo afferma che, “a regime”, la riforma determinerà risparmi pari a 20 miliardi l’anno. Il problema è che tale equilibrio, secondo il ministero, è destinato a verificarsi non …

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PRIVATIZZAZIONI: ADAGIO E COINVOLGENDO I LAVORATORI

Ridurre il debito attraverso dismissioni parziali e non strategiche di otto grandi imprese pubbliche, tra cui Fincantieri, Eni ed Enav. Il piano privatizzazioni annunciato dal Presidente del Consiglio e profilato con maggiore nettezza dal ministro Saccomanni richiama una esperienza già vissuta dal nostro paese negli anni Novanta. E, con essa, una lezione che – specialmente dopo il caso Telecom – non è davvero più possibile ignorare.

L’idea, cioè, che il sistema-paese italiano, e il sistema capitalistico in modo particolare, abbia bisogno di strumenti nuovi e più efficaci per radicare sul territorio nazionale gli investimenti e i processi decisionali che ne …

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SPECIALE – UNA RIFORMA PARTECIPATA DELLA PA

Quindici proposte di riforma nel segno della legalità, della produttività e della semplificazione. È il contenuto del documento PD “Le pubbliche amministrazioni al servizio dei cittadini, delle imprese, del Paese”, presentato il 24 luglio dal segretario Guglielmo Epifani e dal responsabile PA, Sergio D’Antoni.

L’iniziativa è stata dedicata al sindaco scomparso Laura Prati.

Tra gli interventi, i segretari dei tre principali sindacati Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, il vicepresidente Confindustria Gaetano Maccaferri, la numero due di Cna, Maria Fermanelli, il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, e il presidente Anci Piero Fassino.

Al centro dell’iniziativa, l’idea che un …

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PA, ORA SBLOCCARE TURNOVER E DARE RISPOSTE A PRECARI

Un passo significativo, che ora però deve dar vita a un percorso di riforme davvero strutturali e partecipate. Il decreto sulla pubblica amministrazione è legge. Porta con sé una serie di misure importanti, che recepiscono puntuali proposte del Pd. È il caso del giro di vite sulle spese correnti: auto blu e consulenze subiscono un taglio, rispettivamente, del 40 e del 25 per cento. È il caso del potenziamento degli strumenti finalizzati all’anticorruzione. È il caso della conferma della riserva concorsuale al 50 per cento riconosciuta ai precari e agli idonei non immessi in ruolo. Ed è il caso della …

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