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Sergio D'Antoni

IL SUD, UNA OPPORTUNITA’ PER USCIRE DALLA CRISI

Nei prossimi diciotto mesi più di mezzo milione di italiani perderanno il posto di lavoro. Negli ultimi tre mesi del 2008 l’occupazione si è ridotta di 126mila unità. Nello stesso periodo, l’industria meridionale ha perso 70 mila addetti, l’edilizia altri 30 mila. Non è disfattismo, né il ragionamento di qualche sciagurato che crede nel tanto peggio tanto meglio. Sono dati oggettivi, forniti dai più importanti osservatori nazionali, dall’Istat alla Svimez, dalla Confindustria al Cnel. Indicatori che gettano una luce impietosa sull’insufficienza delle misure anti-crisi messe in campo dal governo di Silvio Berlusconi.

La recessione fa chiudere le aziende, divora l’occupazione …

Primo Piano

Il circuito disuguaglianza-sottosviluppo

Esiste una forte relazione, nel nostro paese, tra mancato sviluppo delle zone deboli del Sud e deficit democratico. Un nesso profondo e biunivoco, che rende l’uno causa ed effetto dell’altro. La questione democratica è infatti implicita in una nazione che esclude di fatto un terzo della propria popolazione dal circuito produttivo e dai processi decisionali partecipativi.

Questo deficit si traduce, materialmente, in una drammatica asimmetria nelle condizioni di partenza dei cittadini. E produce esattamente ciò di cui si nutre: disuguaglianza e sottosviluppo. In una Repubblica che fonda il proprio status democratico sul protagonismo di tutti al lavoro produttivo, la

Notizie

Sud, Ok Camera a mozione unitaria. Lega contro

Roma, 28/03/2012 – Si’ dell’Aula della Camera alla mozione Pd-Pdl-Terzo Polo sulle iniziative per favorire gli interventi produttivi e l’occupazione nel Mezzogiorno.
L’Assemblea di Montecitorio ha bocciato solo la mozione di Noi Sud, su cui c’era il no del governo, approvando tutti gli altri documenti. In tutte le votazioni la Lega Nord si e’ espressa contro.
‘La mozione unitaria sul Sud approvata oggi alla Camera – spiega Sergio D’Antoni, responsabile delle politiche territoriali del Partito democratico e primo firmatario del testo – puo’ rappresentare una vera e propria svolta. Dopo anni di leghismo imperante, finalmente uno sforzo comune che impegna …

Il mio impegno politico

Senza coesione non c’è sviluppo

Nel Mezzogiorno tutte le criticità nazionali si ripresentano con maggiore intensità. Ma la distanza che separa le vicissitudini del Sud dalla politica del governo nazionale appare oggi siderale. Il 25 maggio 2010 il governo ha varato una finanziaria correttiva da 25 miliardi.

L’elemento che più allarma in questa manovra è la totale cancellazione della questione meridionale dall’agenda nazionale. Nel quaderno vengono analizzati i principali capitoli che rendono la cosiddetta finanziaria estiva 2010 tra i provvedimenti più antimeridionalisti che l’Italia ricordi.

Viene poi descritto il peso economico crescente dell’area euromediterranea nello contesto globale e il ruolo cruciale che …

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